Minuto di silenzio in ricordo di Giulia Cecchettin

Carissimi-e,

ho trascorso l’intero fine settimana alla ricerca delle parole giuste da scrivere in questa circolare ma i miei tentativi sono stati vani: nessuna parola può commentare e spiegare quanto accaduto a una giovane donna di nome Giulia Cecchettin. Davanti a simili tragici eventi le parole tacciono per lasciare spazio allo sgomento, al dolore e a quel senso di smarrimento che interroga tutti noi.

Rimane solo una grande domanda: perché? Perché ancora una volta siamo qui a piangere la scomparsa di una giovane donna, uccisa solo per aver detto no?

Noi siamo una scuola: nostro compito è educare al rispetto dell’altro e dell’altra, della sua libertà e della sua indipendenza. Al rispetto delle scelte altrui, per quanto difficili possano essere per noi. 

Abbiamo fallito, ancora una volta.

E abbiamo fallito come comunità, composta da tante persone con ruoli diversi: nostro compito è costruire una società dove fatti del genere non debbono accadere, mai. E invece sono ancora tante, troppe le donne che subiscono violenza da parte di padri, fratelli, mariti, fidanzati, da parte di coloro che avrebbero dovuto amarle, nell’ambito delle relazioni che dovrebbero essere porto sicuro e invece diventano spazi di paura, sopraffazione, morte.

Da questo dolore immenso e senza senso dobbiamo ripartire e cambiare profondamente il nostro educare: ora basta!

Domani alle 9,30 le campanelle dei nostri plessi suoneranno e tutti-e saremo invitati-e a un minuto di silenzio in ricordo di Giulia e di tutte le donne che non sono più qui tra noi perché uccise: che sia occasione per fare memoria e riflettere insieme ai nostri-e ragazzi-e su quanto accaduto, perchè mai più si ripeta.

Scarica e leggi per intero la circ. 44

 

Valeria Polifroni

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